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Un Galles... da brivido!

Negli ultimi anni ho avuto modo di partecipare a diverse fiere di settore in giro per il Mondo.

Naturalmente, essendo io una UK Specialist, prediligo quelle che riguardano il Regno Unito.

Ogni anno infatti vengo ormai invitata a prendere parte a un evento che si chiama ExploreGB, che vede una serie di incontri tra fornitori locali e buyers provenienti da tutto il mondo e, prima o dopo, qualche giorno alla scoperta del territorio, con programmi specifici.


Nel 2018 vengo dunque invitata a prendere parte a questa fiera e mi viene anche mandato il programma del tour che sarebbe seguito.

L'entusiasmo della mia ammissione è stato ben presto smorzato quando ho letto cosa sarebbe avvenuto nei giorni successivi...

Un programma davvero da BRIVIDI, che comprendeva lo scalare una montagna, una zipline in mezzo ai boschi dello Snowdonia National Park, il calarsi in una cava di ardesia, saltare su trampolini elastici nelle miniere e lezioni di surf nell'acqua gelida. In Galles. A Marzo.


Chi mi conosce sa che io e l'outdoor siamo due binari paralleli che mai si incontreranno, quindi potete ben immaginare la mia euforia, ma ormai avevo accettato di partire e quindi nel giorno stabilito mi sono recata in aeroporto. Di certo non mi aspettavo però quello che sarebbe accaduto.


Partiamo da Milano e voliamo diretti su Edimburgo, un volo tranquillo, atterraggio perfetto, ma... appena atterrati vedo che le hostess si guardano e guardano fuori e subito dopo ci avvisano di pazientare che c'è un problema... climatico.

La tempesta Emma infatti aveva deciso di dare il meglio di se proprio in quel momento... I portelloni dell'aereo non si aprivano e ci hanno messo un pò per poter effettuare le operazioni di sbarco. La situazione, quando siamo scesi finalmente dall'aereo la potete vedere nel video girato da me personalmente...

Non ci perdiamo d'animo... La nostra meta finale infatti non è Edimburgo ma Newcastle, e abbiamo ancora un treno da prendere.

Saltiamo su un taxi e chiediamo di portarci a Waverley Station, e il tassista parte, ma ci dice anche che spera non dobbiamo prendere il treno perchè li stanno cancellando uno dopo l'altro.

Quando arriviamo in stazione in effetti il cartellone parla chiaro, ma per fortuna il nostro è confermato. Saltiamo a bordo e ci prepariamo ad affrontare 1 ora e mezza di viaggio, ma al caldo e non in mezzo a una tormenta di neve.

Ma le cose non vanno mai come te le aspetti. A circa metà del percorso infatti il treno non può proseguire causa tempesta. Rimaniamo ferme per ore in mezzo alla neve, con vista sul mare infuriato.

Quando arriviamo a Newcastle è ormai tardissimo, ben oltre l'orario previsto, ma a sorpresa il ristorante che avevamo prenotato ci sta ancora aspettando.

Quindi di corsa, ma facendo attenzione a non scivolare, affrontiamo la nevicata in corso e ci dirigiamo al Blackfriars, la sala da pranzo più antica di tutta l'Inghilterra!

No, non scherzo. Pare infatti che la Banquet Hall sia quella utilizzata dal re Edoardo III per ricevere il reale scozzese Edward Balliol nel 1334 e vanta stendardi autentici creati per l'occasione, lampadari, rivestimenti murali, vetrate colorate, paraventi in legno, grandi tavoli da pranzo in rovere e sedie abbinate, tutti creati da artigiani locali.

Quando arriviamo infine in hotel é molto tardi e la temperatura ben sotto lo zero e ironicamente ci accoglie un cartello che ci da un "caldo benvenuto" .

Il mattino dopo ci svegliamo sotto una coltre bianca, ha nevicato tutta la notte e continua a farlo. Facciamo colazione e veniamo trasferite al centro conferenze. Qui scopriamo alcune cose importanti.

La prima è che non tutte le delegazioni sono riuscite ad arrivare, quindi molti degli appuntamenti della giornata sono stati cancellati.

La seconda è che tutti gli aeroporti e le stazioni sono chiuse, quindi resteremo a Newcastle fino a nuovo ordine.

La terza è che ovviamente tutti i nostri piani di viaggio e attività outdoor saltano... e nei giorni in cui saremo bloccate a Newcastle ci verrà comunicato un nuovo possibile itinerario.

Insomma... tutto sommato non male... almeno non devo andare a fare surf sotto la neve e mi sembra già una splendida notizia!

Ma soprattutto, tra una degustazione e l'altra di cibo locale, riescono anche a organizzarci una serata a Grande Inverno. Giustamente, con tutta questa neve è la cosa più indicata.

Dopo quattro giorni a Newcastle finalmente la tempesta è passata e la neve inizia a sciogliersi, possiamo quindi chiudere i bagagli e metterci in viaggio. Alla fine la meta finale resta la stessa, il Galles, ma con un percorso diverso.

Attraversiamo quindi l'Inghilterra da Est a Ovest e facciamo una sosta a Chester.

Questa città ha origini romane, Chester infatti deriva da Castrum, termine che indicava l'accampamento militare che venne qui costruito, ma vide il suo sviluppo nel Medioevo.

Circondata da una cerchia di mura sia Romane che medievali dunque, lunga più di 3 km, Chester può vantare le meglio conservate di tutta la Gran Bretagna. Il reticolo delle antiche strade Romane rimaste è così compatto che il centro è coodamente visitabile a piedi, anzi è consigliabile abbandonare i mezzi di trasporto per fare un viaggio in questo mondo passato.

Il mio consiglio è quello di salire sulle mura e percorrerle per tutta la loro lunghezza. E' il modo migliore per prendere confidenza con la città, ammirare porte e torrioni, ed esplorare i punti salienti: l'Anfiteatro più grande del Regno Unito, il museo archeologico Dewa Roman Experience con la sua esperienza che coinvolge anche udito e olfatto, e non ultima la sua splendida Cattedrale, un vero gioiello. Dopo aver percorso le mura non ti resta che scendere nelle Rows, un quartiere unico, formato da antiche case con portici, dove abitazioni, negozi e locali sono disposti su 2 livelli. Fare shopping direttamente nella storia... Non è intrigante?

Dopo aver esplorato Chester ripartiamo per la nostra destinazione finale. Il Galles ci aspetta!

Arriviamo a Conwy in serata, alloggiamo al Castle Hotel. Questo albergo è certamente particolare, con le sue 29 stanze ognuna diversa dall'altra.

Ma soprattutto è un posto carico di fascino e storia.

Eccone alcuni cenni.

Nel 1500 la posta partiva da Liverpool via mare per poter essere consegnata a Dublino, questo però faceva perdere un sacco di tempo e le comunicazioni arrivavano spesso in ritardo a causa degli imprevisti che possono capitare in mare.

La Regina Elisabetta I decise quindi di far partire la corrispondenza dal porto di Holyhead e per far arrivare la posta in tempi rapidi fino li servivano ottime strade. Nel 1576 pertanto la High Street su cui sorge l'hotel venne costruita e divenne la strada principale per collegare l'Inghilterra all'Irlanda.

A quel punto ovviamente servivano anche delle locande per poter far riposare i cavalli e i cavalieri. Fa così la sua comparsa il primo nucleo della Castle Inn, li dove prima sorgeva un'abbazia cistercense che nel frattempo era caduta in disuso a causa dello scioglimento dei monasteri voluto da Enrico VIII dopo lo scisma dalla Chiesa di Roma.

Nel 1831 diviene invece ufficialmente Castle Hotel, come riportano alcuni giornali dell'epoca, e l'anno successivo, nel 1832, ebbe l'onore di ospitare l'allora 13enne Principessa Victoria, futura Regina d'Inghilterra, con sua madre, la Duchessa del Kent.

Negli anni successivi ospitò anche altri membri della famiglia reale, compresi i figli di Victoria stessa, ma non solo... Pare che fossero clienti dell'hotel anche George e Robert Stephenson, gli ingegneri che crearono la prima locomotiva a vapore e di conseguenza la ferrovia, invenzione particolarmente apprezzata dalla Regina Victoria e da suo marito Albert.

La facciata che vediamo oggi invece è più recente, risale al 1891, e per la ristrutturazione fu scelto uno stile Giacobita. Possiamo ancora oggi vedere un'incisione che riporta le iniziali di Sarah Dutton, la giovanissima imprenditrice (aveva appena 26 anni) che acquistò, ristrutturò e gestì l'hotel fino alla sua morte, che avvenne nel 1920.

L'hotel passò quindi di mano in mano fino a che nel 2016 è stato acquistato dal Coaching Inn Group, una società che si occupa di riportare in vita antiche locande, ed è quello che ha fatto con il Castle Hotel, ripristinando tutto il suo splendore.

Vi state chiedendo come sono gli interni?

Non così vecchi come pensate...

Qui troverete tutti i comfort, compreso un pub tradizionale e un ristorante, dove abbiamo fatto un'ottima cena con prodotti locali. Ma attenzione... Non c'è l'ascensore!

Io ho dormito nella Swyt. No, non è un errore... in gallese, che qui al nord viene ancora parlato, si dice proprio così!

E dalla mia poltrona, sorseggiando un afternoon tea, ho potuto ammirare il sole che calava dietro le torri del Castello.

Il mattino dopo ci svegliamo e c'è il sole, anche se il freddo si fa sentire.

Partiamo per Caernarfon, un piccolo villaggio di pescatori che si affaccia sul Menai Strait. Molti la definiscono una città per la massiccia presenza del suo castello, che sorge proprio nel centro abitato, nei pressi della foce del fiume. É situato in un luogo strategico per vigilare l'arrivo delle navi nemiche ed è uno dei simboli del dominio britannico del mare. Si trova tra l'isola di Anglesey e il Parco Nazionale di Snowdonia: Edoardo I non aveva cattivi gusti!

In realtà il castello è molto meno “fortezza militare” degli altri dell'Iron Ring perchè fu progettato, in parte, dalla moglie, di Edoardo I, che lo volle proprio come residenza.

Fu lì che Edoardo incoronò suo figlio come Principe di Galles e fu sempre li che Carlo d'Inghilterra ricevette lo stesso titolo nel 1969.

La città comunque è molto piacevole, anche al di fuori del castello e si trova anche un pub dalla lunga storia: il Black Boy Inn, dove si può pranzare con un pasto tipico gallese, birra tradizionale e immersi in 500 anni di storia, visto che è stata aperta nel 1522...

Nel pomeriggio invece decidiamo di andare alla scoperta di Conwy, città davvero pittoresca.

Innanzitutto si trova su una baia, alla foce del fiume omonimo, e una passeggiata sul molo ha un fascino particolare, i colori sono incredibili, e potrai trovare tantissime persone impegnate a pescare granchi dalla banchina, mentre il magnifico Castello fa da sfondo.

Allontanandoci dal molo però troviamo anche le mura medievali originali che racchiudono al loro interno il Conwy Castle e le sue imponenti torri, che dal XIII secolo si ergono maestosamente a protezione della città.

Il Castello sorge proprio sulla foce del fiume Conwy, famoso per uno speciale tipo di cozza che vive solo qui e che ha reso famoso questo posto sin dall'invasione romana per la qualità delle perle che vi sono racchiuse. Una di queste fa anche parte del Tesoro della Corona Britannica, lo sapevi?

Dall'alto delle mura o delle torri del Castello potrai anche ammirare il Railway Bridge e il Suspension Bridge che caratterizzano lo skyline della baia.

Infine tornando verso l'interno della città altri due punti imperdibili: Plas Mawr, uno dei più splendidi esempi di residenza Elisabettiana ad oggi esistenti, e Quay House, la casa più piccola della Gran Bretagna.

Concludiamo con una cena in hotel e tanto riposo.

Il nostro viaggio è quasi giunto a termine e per l'ultimo giorno decidiamo di passare il Menai Strait ed esplorare l'Isola di Anglesey, storicamente chiamata la Madre del Galles (ovvero Y Mom Cymru).

Oltre ad offrire paesaggi straordinari, degni di un libro illustrato di fiabe, Anglesey ha alle spalle una storia ricca ed appassionante, legata a druidi, romani, vichinghi, sassoni e normanni, e che ancora oggi è testimoniata da monumenti e architetture.

Noi però purtroppo non abbiamo il tempo di vedere tutto, perchè il nostro volo da Manchester ci aspetta, quindi ci fermiamo poco dopo lo stretto.

La nostra prima tappa è lo stabilimento Halen Môn, dove abbiamo potuto fare una degustazione di... sale.

No, non sto scherzando!

Qui infatti viene prodotto il sale più buono al mondo, e dopo averlo assaggiato non posso che confermare. E il loro caramello salato è semplicemente divino...

Per pranzo ci spostiamo al Dylan's, un ristorante di pesce con vista sullo stretto.

Infine, prima di lasciare l'isola, è d'obbligo una sosta a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, semplicemente per farsi fotografare accanto al cartello della ferrovia del comune col nome più lungo d'Europa (il secondo al mondo) e farsi timbrare il passaporto nel negozio locale.

Prima di lasciare il Galles mi fermo a fare un'ultima foto, a una targa che all'epoca mi aveva colpito per il dragone e il colore scintillante, ma che oggi, in questo mondo bloccato dal Covid, assume ai miei occhi un significato particolare.

"Keep Calm & CWTCH" è intraducibile in altre lingue. Significa l'abbraccio in cui ci sentiamo protetti, il posto sicuro che ci dà la persona che ci ama che sia un compagno, una madre, un padre o un figlio. E’ un posto in cui niente ti turba, niente ti ferisce, niente può colpirti. E’ un posto speciale, un posto unico che puoi trovare solo tra quelle braccia. Quel posto si chiama Cwtch.

E vi auguriamo di poterci tornare presto...

Se volete venire in Galles con noi potete unirvi a uno dei nostri tour o chiederci di costruirvene uno su misura!

Tour del Galles
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